Cosa fal'angelo nell'anima dell'uomo - copertina fronte

Testo originale tedesco:

Was tut der Engel im unserem Astralleib?

(Archiati Verlag e K., Bad Liebenzell)

conferenza tenuta a Zurigo il 9 ottobre 1918 (contenuta anche in O.O. 182)

Traduzione di Silvia Nerini

Revisione di Pietro Archiati

PD

L’editore e il redattore non esercitano diritti

sui testi di Rudolf Steiner qui stampati.

www.liberaconoscenza.it

ISBN 978-88-96193-67-9

Rudolf Steiner

CHE COSA FA L’ANGELO

NELL’ANIMA DELL’UOMO?

Logo Pensare Libero Edizioni

Indice

Prefazione

La scienza dello spirito interviene direttamente nella vita, dove tutto è in evoluzione.

Pone domande molto concrete sulla vita, come per esempio: che cosa fa ai giorni nostri l’Angelo nell’anima dell’uomo?

L’Angelo progetta immagini di una crescita interiore che l’uomo è chiamato a realizzare coscientemente.

Nella nostra epoca si verifica un triplice evento nell’interiorità dell’uomo.

I controspiriti «luciferici» vogliono fare dell’uomo un essere puramente spirituale, ma automaticamente – senza coscienza dell’Io e senza libertà.

Le contropotenze «arimaniche» hanno il compito di far sì che l’uomo venga assorbito dalle leggi della materia.

Se l’uomo ignora il lavoro dell’Angelo si espone a un triplice pericolo.

La scienza dello spirito come «impegno di vita», come aiuto per svegliarsi e percepire la protezione dell’Angelo.

Glossario

A proposito di Rudolf Steiner



Queste gerarchie non solo hanno partecipato nel passato alla formazione dei nostri involucri, ma continuano tutt’oggi a lavorarci dentro. E chi crede che l’uomo sia solo una combinazione di ossa, sangue, carne ecc. – come ci raccontano le moderne scienze naturali, la fisiologia o la biologia o l’anatomia – non capisce l’uomo.

Prefazione

In questa conferenza Rudolf Steiner descrive con grande chiarezza che cosa fa oggi l’Angelo nell’anima dell’uomo. Nell’anima vuol dire: nel mondo degli ideali e delle aspirazioni, dei desideri, degli istinti e delle passioni. Il modo in cui le considerazioni di Steiner fanno luce sugli avvenimenti del nostro tempo può risultare sorprendente, se non addirittura sconvolgente. Anche qui la sua scienza dello spirito mostra di poter intervenire nella vita di ogni giorno: grazie ad essa l’uomo può prendere piena coscienza della direzione in cui va la sua libertà se agisce nel senso del bene, ma anche di che ne sarà della vita sociale se gli uomini seguiranno la via della disumanità. Osservando l’operare dell’Angelo, l’uomo può prendere la decisione di assumersi sempre più la responsabilità nei confronti della Terra e dell’umanità.

Alcuni lettori trovano Steiner difficile, il suo linguaggio antiquato, le sue frasi prolisse – molto lontane dal nostro modo di parlare e di scrivere. E hanno ragione: Steiner ha scritto e parlato cent’anni fa, le sue conferenze sono tutt’altro che perfette dal punto di vista letterario. E ciò perché nella scienza dello spirito in primo piano c’è la lotta col linguaggio per descrivere fenomeni che sono spesso molto complessi perché abbracciano sia il visibile sia l’invisibile – e per dare la parola a punti di vista sempre diversi. Chi cerca davvero la scienza dello spirito, chi la ritiene importante, prima o poi finirà per affezionarsi anche al linguaggio di Steiner, perché è il più adatto ad esprimere adeguatamente i contenuti scientifico-spirituali. A poco a poco si ricava l’impressione che la forma si addica al contenuto come il guscio alla noce, e che Steiner si sforzi inoltre di parlare in modo da farsi capire da tutti – indipendentemente dal grado di istruzione di ciascuno.

Se penso alla differenza fra la bellezza della lingua di Goethe e la semplicità, la sobrietà della lingua usata da Steiner nelle sue conferenze, mi viene in mente un’altra differenza paragonabile a questa, e precisamente quella fra la bella lingua di Platone e la semplicità della cosiddetta «lingua comune» dei Vangeli. Colui che ha a cuore il contenuto dei Vangeli non si aspetterà di trovarvi la perfezione formale classica della lingua greca e neppure ne sentirà la mancanza. Il fatto che anticamente la lingua fosse usata in modo diverso non lo disturberà, se troverà la forma linguistica adeguata ai contenuti e se questi davvero gli interessano.

Così all’inizio del mio lavoro di redazione mi ero proposto di apportare diversi «miglioramenti» al testo pubblicato da Marie Steiner nel 1936/37, ma nel corso del tempo ho accantonato questo proposito. Mi sono limitato a modernizzare alcune cose per renderle più leggibili. Un esempio per spiegare il mio ritorno alla versione del 1936/37 è la frase: «E in base a cose molto egoistiche si potrà fare in modo di provocare malattie…» Per un po’ sono stato tentato di sostituire «impulsi» a «cose» – in tedesco un possibile errore di comprensione o di trascrizione. Ma alla fine sono ritornato alle «cose». Ad ogni modo sono grato alle Edizioni Archiati che rendono visibili alla pagina www.steinerforum.de tutte le decisioni redazionali, e sarei davvero felice se molte persone, dopo aver letto questa conferenza, avessero voglia di saperne di più sugli Angeli e si dedicassero alla lettura approfondita dei volumi dell’Opera Omnia di Rudolf Steiner, come il n° 136 – Die geistigen Wesenheiten in den Himmelskörpern und Naturreichen (Le entità spirituali nei corpi celesti e nei regni naturali).

Pietro Archiati
nell’autunno 2004

Rudolf Steiner

CHE COSA FA L’ANGELO

NELL’ANIMA DELL’UOMO?

La comprensione scientifico-spirituale del mondo dello spirito non dev’essere semplicemente una concezione teorica, ma un contenuto e una forza di vita. E soltanto se ci mettiamo nella situazione di rafforzare in noi la concezione scientifico-spirituale così da farla vivere davvero dentro di noi, essa potrà realmente compiere la sua missione.

Infatti, miei cari amici, per il fatto di unire le nostre anime alla comprensione scientifico-spirituale dello spirito siamo diventati in un certo senso i guardiani e i custodi di processi evolutivi ben precisi e significativi dell’umanità.

Le persone che di solito tendono all’una o all’altra concezione del mondo sono generalmente convinte che i pensieri, le rappresentazioni, non siano nient’altro nel contesto del mondo oltre a ciò che sono nelle loro anime umane. Le persone con queste concezioni credono che i pensieri e le rappresentazioni si inseriscano come ideali nel mondo solo nella misura in cui l’uomo riesce a dar loro valore con le sue azioni visibili.

La concezione scientifico-spirituale presuppone che abbiamo ben chiaro che, per realizzarsi, i nostri pensieri e le nostre rappresentazioni devono trovare vie ancora diverse da quello che succede nel mondo sensibile per mezzo delle nostre azioni percepibili.

Nel riconoscimento di questa necessità vitale è già contenuta l’esortazione per cui lo scienziato dello spirito deve in un certo modo vegliare sui segni dei tempi. Diverse cose stanno accadendo nell’evoluzione mondiale: tocca all’uomo, soprattutto all’uomo della nostra epoca, procurarsi una vera comprensione di ciò che avviene nell’evoluzione mondiale in cui egli stesso è inserito.

Vedete, in riferimento al singolo uomo ciascuno sa che deve tener conto della propria evoluzione interiore, non solo dei fatti esterni che lo circondano. Guardiamo pure le cose in modo rozzo: i fatti esteriori sensibili che accadono ora accompagnano dall’esterno gli esseri umani che hanno cinque, dieci, venti, trenta, cinquanta, settant’anni. Eppure nessun uomo ragionevole pretenderà che il rapporto fra uomo e fatti esterni sia lo stesso per il bambino di cinque anni, per quello di dieci, per il ventenne, per il cinquantenne e per il settantenne! Il modo in cui gli uomini devono mettersi in relazione con il mondo esterno può essere stabilito solo tenendo conto dell’evoluzione interiore dell’uomo stesso. Tutti lo ammetteranno nel caso del singolo individuo.

Ma come il singolo uomo sottostà ad un’evoluzione ben precisa, come per così dire dispone di un altro tipo di forze rispetto al bambino quando si trova a metà della vita o quando è vecchio, così nel corso della sua evoluzione l’umanità intera ha forze di volta in volta diverse, e si è immersi nell’evoluzione del mondo come se si dormisse, se non si nota che nel ventesimo secolo l’umanità è essenzialmente diversa da com’era nel quindicesimo secolo o all’epoca del mistero del Golgota o ancora prima.

Fa parte delle grandi carenze e della confusione del nostro tempo il non voler tener conto di ciò che ho appena detto, di ritenere cioè che si possa parlare in astratto dell’uomo o dell’umanità, senza bisogno di sapere che questa umanità è soggetta ad una continua evoluzione.

A questo punto si pone la domanda: come si arriva ad una visione più precisa di queste cose? Come sapete, abbiamo già parlato diverse volte di una cosa importante rispetto a questa evoluzione: nell’epoca greco-romana, dall’ottavo secolo avanti Cristo al quindicesimo circa dopo Cristo, abbiamo a che fare con la cosiddetta epoca culturale dell’anima razionale o affettiva, e a partire dal quindicesimo secolo con il periodo culturale dell’anima cosciente[1].

Con ciò abbiamo caratterizzato un elemento essenziale nell’evoluzione dell’umanità, per quanto riguarda la nostra epoca. Veniamo a sapere che la forza principale con cui si ha a che fare nell’evoluzione dell’umanità dal quindicesimo secolo al quarto millennio, fino all’inizio del quarto millennio, è l’anima cosciente.

Ma, miei cari amici, nella scienza dello spirito, nella vera scienza dello spirito, non è concesso fermarsi alle generalizzazioni e alle astrazioni. Bisogna sforzarsi di comprendere sempre i fatti concreti. Le astrazioni servono al massimo quando si è presi da una vaga curiosità. Ma se si vuole che la scienza dello spirito diventi un contenuto di vita, una forza vitale, occorre essere più seri che solo curiosi, non ci si può fermare alle astrazioni di cui ho appena parlato. È vero, ed è anche straordinariamente importante, che viviamo nell’epoca dell’anima cosciente, che abbiamo a che fare principalmente con la formazione dell’anima cosciente. Ma non dobbiamo fermarci a questa generalizzazione.

Se vogliamo giungere ad una visione più precisa delle cose, dobbiamo prima di tutto osservare con più attenzione la natura stessa dell’uomo. In quanto uomini, ci articoliamo in senso scientifico-spirituale andando dall’alto verso il basso: nell’Io, nel corpo astrale, nel corpo eterico – che recentemente ho chiamato anche corpo delle forze formatrici – e nel corpo fisico.

Di questi elementi della natura umana in effetti è solo l’Io quello in cui dapprima viviamo a livello animico-spirituale. L’Io ci viene dato appunto dalla nostra evoluzione terrestre e dagli Spiriti della forma che la dirigono. In definitiva, tutto ciò che entra nella nostra coscienza vi entra attraverso l’Io.

E se l’Io non si esplica in modo da porsi in collegamento col mondo esterno, seppure tramite i tre corpi, restiamo senza coscienza, come avviene nel periodo compreso fra l’addormentarsi e il risvegliarsi. L’Io è ciò che ci collega con il nostro ambiente. Il corpo astrale ci è stato assegnato dall’evoluzione lunare che ha preceduto quella terrestre, il corpo eterico dall’evoluzione solare ancora precedente, il corpo fisico – nella sua prima costituzione – dall’evoluzione saturnina della Terra.

Ma se esaminate la descrizione di questi corpi quale viene fatta nella Scienza occulta[2] vedrete in che modo complesso è sorto quello che oggi è l’uomo nella sua combinazione delle quattro parti descritte.

E nei fatti che ci tramanda la Scienza occulta non vediamo che a questa articolazione dell’uomo in tre involucri hanno contribuito tutte le gerarchie possibili? Non vediamo che ciò che ci avvolge come corpo fisico, corpo eterico e corpo astrale ha una natura estremamente complessa?

Ma queste gerarchie non hanno solo partecipato nel passato alla formazione dei nostri involucri – esse continuano tutt’oggi a lavorarci dentro. E chi crede che l’uomo sia solo una combinazione di ossa, sangue, carne ecc. – come ci raccontano le moderne scienze naturali, la fisiologia o la biologia o l’anatomia – non capisce l’uomo.

Se ci si avvicina alla realtà di questi involucri corporei, se li si vede come veramente sono, allora ci si accorge di come in tutto ciò che vi avviene a nostra insaputa lavorino le entità spirituali delle gerarchie superiori – in modo sistematico e saggio.

Anche dalle linee generali fornite nella mia Scienza occulta sulla sinergia fra i singoli spiriti delle gerarchie Angeliche per creare l’uomo potete desumere quanto complessa sia questa cosa nei dettagli. Ma se si vuole capire l’uomo è necessario afferrare sempre più i particolari di queste cose, e in modo sempre più concreto.

In questo ambito è molto difficile anche solo il formulare una domanda concreta. Sono terribilmente complicate queste domande concrete!

Pensate se uno volesse chiedere: che cosa fa la gerarchia – diciamo – dei Serafini o delle Virtù dentro al corpo eterico nell’attuale ciclo evolutivo dell’umanità, nell’anno 1918? È una domanda che si può porre, proprio come si può chiedere, ad esempio, se adesso a Lugano sta piovendo oppure no.

E non si potrà di certo rispondere a nessuna delle due domande mediante una semplice speculazione, ma soltanto rivolgendosi ai fatti concreti. Come ci si deve informare, tramite un telegramma o una lettera, se a Lugano sta piovendo oppure no, così ci si deve informare penetrando davvero nei fatti anche su una domanda come quella che chiede: qual è attualmente il compito degli Spiriti della saggezza, o dei Troni, nel corpo eterico dell’uomo?

Una domanda come quella che abbiamo appena sollevato è straordinariamente complessa, e possiamo solo per così dire avvicinarci a quegli ambiti in cui sorgono queste domande. In questo campo è stato provveduto a che le ali dell’uomo non prendano troppa confidenza con il cielo, che lui non diventi spavaldo o superbo nel suo anelito verso la vera conoscenza.

In un certo senso sono solo prospettive che ci riguardano direttamente quelle su cui possiamo vederci un po’ più chiaro. E abbiamo anche il dovere di vederci chiaro, se non vogliamo dormire per quanto riguarda il nostro inserimento nell’evoluzione umana!

Perciò vi voglio parlare di una domanda che non è per noi così vaga e indistinta – nonostante sia in se stessa molto concreta –, come la domanda: che cosa fanno le Virtù o i Troni nel nostro corpo eterico? Voglio sottoporvi un’altra domanda, per noi meno vaga e indistinta, ma che deve interessare direttamente l’uomo d’oggi. La domanda è:

Che cosa fanno al giorno d’oggi all’interno dell’anima umana (del corpo astrale)
gli Angeli, cioè la gerarchia Angelica
più vicina all’uomo?

Se guardiamo dentro di noi, il corpo astrale è quello più vicino al nostro Io umano. C’è quindi da sperare che la risposta alla domanda posta qui sopra ci possa riguardare molto da vicino. Gli Angeli sono la gerarchia immediatamente al di sopra dell’uomo. La nostra domanda è allora modesta e vedremo come si può rispondervi. Essa chiede: che cosa stanno facendo oggi, in quest’epoca dell’umanità che vive nel ventesimo secolo, in quest’epoca dell’umanità che ha avuto inizio nel quindicesimo secolo e che durerà fino al quarto millennio, che cosa stanno facendo gli Angeli nel corpo astrale dell’uomo?

Bene, miei cari amici, che cosa si può dire sul modo di rispondere a una simile domanda? Si può solo dire: la ricerca spirituale, se effettuata seriamente, non è un trastullarsi con le idee o con le parole, ma è qualcosa che davvero sa entrare in campi in cui si manifesta il mondo spirituale. E qualcosa di così vicino a noi può davvero essere osservato – ma questa domanda può ricevere una risposta proficua solo nell’epoca dell’anima cosciente.

Forse vi direte: se questa domanda fosse stata sollevata in altre epoche e avesse dovuto ricevere una risposta, una risposta probabilmente ci sarebbe stata anche allora…[3] Eppure né ai tempi della veggenza atavica, né all’epoca della cultura greco-romana era possibile fornire una risposta a questa domanda – per il semplice motivo che le immagini che sorgevano nell’anima al tempo della veggenza istintiva oscuravano la percezione delle azioni degli Angeli nel nostro corpo astrale. Non c’era niente da vedere proprio perché c’erano le immagini fornite dalla veggenza atavica. E nel periodo greco-romano il pensiero non era ancora così sviluppato come oggi… Il pensiero è diventato più forte proprio grazie alle moderne scienze naturali, si è rafforzato al punto che l’epoca dell’anima cosciente è quella che permette di penetrare coscientemente nelle domande come quella appena posta.

In questo deve manifestarsi la fertilità della nostra scienza dello spirito per quanto concerne la vita: si deve vedere che noi non ci accontentiamo solo di teorie, ma che siamo in grado di dire cose di estrema importanza per la vita.

Che cosa fanno gli Angeli nel nostro corpo astrale? Possiamo sincerarci di quel che fanno solo se ci innalziamo ad un certo gradino di osservazione chiaroveggente, così da vedere che cosa avviene all’interno del nostro corpo astrale, cioè nella nostra anima. Occorre salire almeno fino a un certo grado di «conoscenza immaginativa» per poter rispondere alla domanda a cui abbiamo accennato.

Allora appare che queste entità della gerarchia degli Angeli – in un certo modo ogni singolo Angelo che ha un compito in rapporto al singolo uomo, ma anche tutti gli Angeli nel loro insieme – formano immagini nel corpo astrale dell’uomo. Formano queste immagini sotto la guida degli Spiriti della forma.

Se non si accede alla conoscenza immaginativa non si può sapere che nella nostra anima vengono continuamente formate immagini. Sono immagini che sorgono e svaniscono. Se non venissero formate, non ci sarebbe nessuna evoluzione dell’uomo nel futuro che sia conforme alle intenzioni degli Spiriti della forma.

Quello che gli Spiriti della forma vogliono raggiungere con noi fino alla fine dell’evoluzione terrena e oltre, lo devono prima sviluppare sotto forma di immagini, e dalle immagini nascerà poi nella sua realtà l’umanità trasformata. E già oggi gli Spiriti della forma danno origine a queste immagini nel nostro corpo astrale mediante gli Angeli. Gli Angeli formano immagini nel corpo astrale dell’uomo – immagini che è possibile cogliere con un pensiero sviluppato fino alla chiaroveggenza.

E se riusciamo a seguire queste immagini formate dagli Angeli nel nostro corpo astrale, allora miei cari amici vedremo che queste immagini vengono formate in base a impulsi e principi ben precisi. Vengono formate così che nel modo in cui sorgono siano contenute in un certo senso le forze necessarie per la futura evoluzione dell’umanità.

Se – per quanto possa sembrare strano bisogna esprimerlo in questo modo – si osservano gli Angeli all’opera, si vede che essi in questo lavoro perseguono un ben preciso scopo riguardo la struttura futura del sociale nella vita umana sulla Terra. E nel corpo astrale dell’uomo vogliono suscitare immagini tali da provocare determinate condizioni sociali nella convivenza umana futura.

Gli uomini possono rifiutarsi di ammettere che gli Angeli vogliono generare in loro gli ideali del futuro, ma è proprio così. E in questa formazione di immagini da parte degli Angeli agisce un principio ben preciso. Agisce

il principio per cui in futuro

nessun uomo potrà godersi in pace la felicità

se altri accanto a lui sono infelici.

Regna in ciò un certo impulso di assoluta fratellanza – di fratellanza correttamente intesa –, di assoluta unificazione del genere umano in rapporto alle condizioni sociali nella vita fisica. Questo è uno dei punti di vista che vediamo seguire dagli Angeli nel formare immagini nel corpo astrale dell’uomo.

Ma c’è anche un secondo impulso dal cui punto di vista gli Angeli agiscono. Vale a dire: non perseguono solo determinati scopi relativamente alla vita sociale esteriore, ma anche determinati scopi in rapporto all’anima umana, alla vita animica dell’uomo. Riguardo alla vitv a interiore dell’uomo, con le immagini che imprimono al corpo astrale, si prefiggono

lo scopo che in futuro
ogni uomo veda in ogni altro uomo
un essere divino nascosto.

Allora è beninteso, miei cari amici, che secondo l’intenzione contenuta nel lavoro degli Angeli le cose devono cambiare! Deve succedere che smettiamo – sia in teoria che in pratica – di considerare l’uomo come un animale superiore, guardando solo alle sue qualità fisiche, e che cominciamo ad accostarci ad ogni uomo con la piena convinzione che ci dice: nell’uomo si manifesta qualcosa che viene dalle profondità divine del mondo, qualcosa che si esprime all’esterno per mezzo della carne e del sangue.

Ecco che cosa inseriscono gli Angeli nelle immagini: la comprensione dell’uomo come immagine che si manifesta dal mondo spirituale con la maggior serietà possibile, con la maggior forza e intuizione possibile.

E una volta che sarà stato realizzato, questo avrà delle conseguenze ben precise. Tutta la libera religiosità che si svilupperà in futuro nell’umanità si baserà sul fatto che in ogni uomo verrà riconosciuta l’immagine e la somiglianza della divinità, e non solo in teoria, ma direttamente nella vita pratica. Allora non ci potrà essere nessun obbligo religioso, perché l’incontro di ogni uomo con ogni uomo sarà fin dall’inizio un’azione religiosa, un «sacramento» vero e proprio.

E nessuno avrà bisogno di tutelare la vita religiosa per mezzo di una chiesa particolare con istituzioni esteriori sul piano fisico. La chiesa, se intende correttamente la propria funzione, può avere solo l’intenzione di rendersi superflua sul piano fisico, dato che tutta la vita è destinata a diventare un’espressione del sovrasensibile. Questo perlomeno sta alla base degli impulsi del lavoro degli Angeli: effondere sugli uomini la piena libertà della vita religiosa.

E c’è anche una terza cosa a cui mirano: dare all’uomo

la facoltà di giungere
allo spirito attraverso il pensiero,
di oltrepassare l’abisso grazie al pensiero
e fare l’esperienza di ciò che è spirituale.

• Scienza dello spirituale per lo spirito,

• libertà religiosa per l’anima,

• fratellanza per i corpi:

è questo che risuona come una musica universale attraverso il lavorio degli Angeli nelle anime degli uomini! Direi che è sufficiente sollevare la propria coscienza fino ad un certo livello, dopo di che ci si sente del tutto immersi in questa meravigliosa officina degli Angeli dentro il corpo astrale dell’uomo.

Ora noi viviamo nell’epoca dell’anima cosciente, e in quest’epoca gli Angeli compiono nel corpo astrale dell’uomo ciò che vi ho appena raccontato. A poco a poco gli uomini devono portare a coscienza quanto vi ho appena descritto. Ciò fa parte dell’evoluzione umana.

Ma come si giunge ad affermare qualcosa come quello che vi ho appena detto? Dove si trova questo lavoro?

Orbene, oggi come oggi lo si trova solo nell’uomo che dorme. Lo si trova nello stato di sonno dell’uomo, dal momento in cui si addormenta a quello del risveglio e lo si trova non meno laddove l’uomo dorme anche di giorno.

Ho spesso parlato di come gli uomini, pur essendo svegli, dormano a proposito delle questioni più importanti della loro vita. E vi posso assicurare, cosa che non è particolarmente piacevole, che se oggi osserviamo con coscienza desta la vita troviamo molti ma molti uomini addormentati. Lasciano che le cose del mondo accadano senza interessarsene, senza preoccuparsene, senza entrare in relazione con esse.

Gli eventi di portata mondiale spesso passano accanto agli uomini come gli avvenimenti della città passano accanto a una persona addormentata… malgrado la gente sia apparentemente sveglia. Quando gli uomini da svegli non si accorgono di qualcosa di così importante, allora si vede che questo importante lavoro degli Angeli di cui ho parlato si svolge nei loro corpi astrali – indipendentemente dal fatto che se ne interessino o che non ne vogliano sapere.

Queste cose si svolgono sovente in un modo che agli uomini può sembrare proprio enigmatico, davvero paradossale. Per esempio qualcuno si ritiene indegno di entrare in rapporto con il mondo spirituale, ma in verità l’individuo in questione in questa incarnazione non è che un terribile poltrone, uno che dorme riguardo a tutto quello che gli accade intorno. Ma nel suo corpo astrale l’Angelo lavora non meno al futuro dell’umanità in comunione con gli altri Angeli. Il suo corpo astrale viene altrettanto usato e nella sua anima si può osservare questo lavoro.

Ma la cosa importante è che questo lavoro sia portato a coscienza da parte dell’uomo. L’anima cosciente deve innalzarsi al riconoscimento di quanto può essere trovato in questo modo.

In base a queste premesse, miei cari amici, capirete che devo farvi notare che

quest’epoca dell’anima cosciente
tende verso un evento ben preciso,

e che – poiché abbiamo a che fare con l’anima cosciente – il modo in cui questo evento si compirà nell’evoluzione dell’umanità dipende dagli uomini.

Vedete, l’evento può giungere un secolo prima o un secolo dopo, ma comunque deve entrare a far parte dell’evoluzione umana. E lo si può caratterizzare dicendo: tramite la loro anima cosciente, tramite il loro pensiero, gli uomini devono arrivare al punto di osservare come agiscono gli Angeli per preparare il futuro dell’umanità.

Gli insegnamenti della scienza dello spirito in quest’ambito devono diventare saggezza di vita per l’umanità, una saggezza di vita pratica per cui gli uomini siano convinti che si tratti di un patrimonio di saggezza che appartiene loro dal momento in cui riconoscono che gli Angeli vogliono ciò che ho descritto.

Ma ora il genere umano è talmente progredito sulla via della libertà che ormai dipende dall’uomo stesso se lasciarsi sfuggire l’evento in questione o andargli incontro in piena coscienza.

Che cosa comporta andargli incontro in piena coscienza?

Vedete, andargli incontro in piena coscienza significa questo: oggi si può studiare la scienza dello spirito, essa c’è, non occorre davvero far altro che studiarla. E se oltre a ciò si fa anche qualche meditazione, se si tiene conto delle indicazioni contenute in Come si consegue la conoscenza dei mondi superiori?[4], allora si pongono delle basi ancora più solide. Ma ciò che è necessario avviene già solo studiando e comprendendo nel modo giusto, consapevole, la scienza dello spirito. Oggi è possibile studiarla senza bisogno di facoltà chiaroveggenti, ogni uomo libero da pregiudizi può farlo.

E se gli uomini studieranno sempre più a fondo la scienza dello spirito, se si approprieranno dei concetti e delle idee in essa contenuti, sperimenteranno un risveglio tale della loro coscienza per cui non ignoreranno determinati avvenimenti, ma li vivranno coscientemente.

E possiamo descrivere ancora più precisamente questi eventi, perché il semplice fatto di sapere ciò che fa l’Angelo è solo un inizio. La cosa principale è che ad un certo punto – come già detto, questo punto arriverà prima o poi o nel peggiore dei casi non arriverà affatto, a seconda del comportamento degli uomini – ma

ciò che deve verificarsi è che
all’umanità verrà mostrata
una triplice realtà dal mondo degli Angeli.

Per prima cosa verrà mostrato come si può davvero capire l’aspetto più profondo della natura umana con il proprio interessamento umano più immediato.

Sì, miei cari amici, arriverà un momento che gli uomini non devono ignorare, in cui essi riceveranno un impulso stimolante dal mondo spirituale per mezzo del loro Angelo, impulso che ci porterà a

provare per ogni essere umano
un interesse molto più profondo
di quello che tendiamo a provare oggi.

Questo aumento dell’interesse nei confronti del nostro prossimo non è previsto che si sviluppi in modo comodamente soggettivo, ma come d’un colpo, dovuto al fatto che all’uomo viene rivelato da parte spirituale un certo segreto … e cioè che cos’è l’altro uomo. Mi sto riferendo a qualcosa di molto concreto, non si tratta di considerazioni teoriche, ma del fatto che gli uomini vengono a conoscenza di qualcosa che li può rendere interessati ad ogni singolo uomo. Questo è il primo punto, che trasformerà soprattutto la vita sociale.

E il secondo fatto sarà che dal mondo spirituale l’Angelo mostrerà inconfutabilmente all’uomo che l’impulso cristico oltre a tutto il resto comporta anche

piena libertà religiosa
per gli uomini,

che il vero cristianesimo è solo quello che rende possibile l’assoluta libertà religiosa.

E il terzo aspetto è l’incontestabile

convinzione riguardo alla
natura spirituale del mondo.

Questo triplice evento, come vi ho detto, deve sopraggiungere in modo che l’anima cosciente dell’uomo possa prendere posizione nei suoi confronti. È qualcosa che deve verificarsi nell’evoluzione dell’umanità, poiché è in questa direzione che l’Angelo lavora con le sue immagini nel corpo astrale dell’uomo.

Ora però vi faccio notare che questo evento incombente viene affidato alla libera volontà umana. Gli uomini possono anche omettere tante cose. E oggi molti omettono ancora parecchio di ciò che deve portare all’esperienza vigile del momento a cui ho accennato.

Ma ora, come sapete, nell’evoluzione del mondo vi sono altri esseri interessati a mandare l’uomo fuori strada: le entità arimaniche e quelle luciferiche.

Quanto vi ho appena detto risiede nell’evoluzione divina dell’uomo. In effetti l’uomo, se si affidasse alla sua natura, dovrebbe giungere alla conoscenza consapevole di ciò che l’Angelo sviluppa nel suo corpo astrale. Ma l’evoluzione luciferica tende ad allontanare l’uomo dalla comprensione del lavoro della gerarchia Angelica. E questi esseri luciferici operano nel seguente modo per distogliere l’uomo: cercano di ostacolare il suo libero arbitrio.

Cercano di far sprofondare l’uomo nell’oscurità per quanto riguarda l’esercizio del suo libero arbitrio facendo di lui un essere «buono» – da questo punto di vista Lucifero vuole il bene dell’uomo, lo spirituale, ma lo vuole rendere automatico, senza libero arbitrio… l’uomo deve in un certo senso essere dotato di chiaroveggenza in base a buoni principi… –, ma lo vogliono privare del suo libero arbitrio, della possibilità di compiere il male. Gli esseri luciferici vogliono fare in modo che egli agisca sì a partire dallo spirito, ma come un’immagine spirituale, un riflesso senza libero arbitrio. Gli esseri luciferici vogliono rendere l’uomo automatico.

Questo è in relazione con determinati misteri dell’evoluzione. Gli esseri luciferici, come sapete, sono entità rimaste ferme a precedenti stadi evolutivi che inseriscono nell’evoluzione un elemento estraneo. Queste entità luciferiche hanno un grande interesse a far sì che l’uomo non giunga al libero arbitrio, dato che loro stesse non se lo sono conquistato.

Il libero arbitrio può essere conquistato solo sulla Terra, ma queste entità non vogliono aver niente a che fare con la Terra, vogliono solo l’evoluzione di Saturno, del Sole, della Luna, e fermarsi lì, senza aver nulla a che fare con la Terra. In un certo senso queste entità luciferiche detestano il libero arbitrio dell’uomo. Agiscono ad un alto livello spirituale, ma automaticamente – questo è particolarmente importante. E vogliono innalzare l’uomo alla loro altezza spirituale, vogliono renderlo automatico – spirituale ma automatizzato. In tal modo da un lato si genererebbe il rischio che l’uomo, se diventa troppo presto – cioè prima che la sua anima cosciente si sia pienamente sviluppata – un essere che agisce spiritualmente in modo automatico, finisca per ignorare quella rivelazione che deve compiersi e che ho appena descritto.

Ma anche gli esseri arimanici si oppongono a questa rivelazione. Non aspirano a rendere l’uomo particolarmente spirituale, bensì a uccidere in lui la coscienza della sua spiritualità. Tendono a fargli credere di essere solo un animale pienamente sviluppato. Arimane è in realtà il grande maestro del darwinismo materialistico.

Arimane è anche il grande maestro di tutta l’attività tecnica e pratica all’interno dell’evoluzione terrena che non vuole dar valore ad altro che alla vita umana esteriore, che vuole avere solo una tecnica ramificata al punto che l’uomo possa soddisfare nel modo più raffinato i suoi bisogni di mangiare e bere, e gli altri che anche l’animale soddisfa. Uccidere, oscurare nell’uomo la coscienza di essere un’immagine della divinità – ecco a che cosa anelano per l’anima cosciente, nella nostra epoca, gli spiriti arimanici, scopo che perseguono con ogni genere di raffinati mezzi scientifici.

In epoche precedenti, agli spiriti arimanici non sarebbe servito a niente oscurare la verità all’uomo servendosi in questo modo di teorie. Come mai? Ancora durante l’epoca greco-romana – ma in misura ancor maggiore nel periodo più antico, in cui l’uomo disponeva della veggenza atavica, delle immagini – quel che l’uomo pensava era del tutto indifferente. Allora egli aveva le sue immagini, e attraverso queste poteva penetrare con lo sguardo nel mondo spirituale. Gli insegnamenti che Arimane gli avrebbe trasmesso a proposito del suo rapporto con gli animali non avrebbero avuto nessuna importanza per la sua vita.

È solo nella nostra quinta epoca postatlantidea, a partire dal XV secolo, che il pensiero è diventato potente – si potrebbe dire potente nella sua impotenza! – Solo da allora il pensiero è idoneo a introdurre l’anima cosciente nella sfera spirituale, ma anche ad impedirle di accedere al mondo spirituale.

Solo adesso viviamo l’epoca in cui una teoria e una scienza strappano via all’uomo la sua divinità e le esperienze del divino. Una cosa del genere è possibile solo nell’epoca dell’anima cosciente. Per questo gli spiriti arimanici ambiscono a diffondere fra gli uomini degli insegnamenti che oscurano l’origine divina dell’uomo.

Dalla descrizione di queste correnti che si oppongono alla normale evoluzione divina dell’uomo si può dedurre come regolarsi nella vita per non ignorare quello di cui abbiamo parlato e che deve manifestarsi come nuova rivelazione nell’evoluzione umana.

Altrimenti sorge un grande pericolo. E l’uomo deve fare attenzione a questo pericolo, altrimenti invece dell’evento importante che deve inserirsi con forza nella futura configurazione dell’evoluzione terrena vi entrerà l’altro, che può diventare molto pericoloso per questa evoluzione.

Vedete, certe entità spirituali conseguono la loro evoluzione servendosi dell’uomo, mentre l’uomo evolve con loro. Gli Angeli che sviluppano le loro immagini nel corpo astrale dell’uomo non lo fanno ovviamente per gioco, ma per raggiungere qualcosa.

Ma, dato che ciò che dev’essere conseguito va raggiunto all’interno dell’umanità terrena, tutta la faccenda diventerebbe un puro gioco se gli uomini, dopo aver acquisito l’anima cosciente, omettessero «coscientemente» di prendere in considerazione la cosa. Allora tutto diventerebbe un semplice gioco, gli Angeli non farebbero altro che giocare a vuoto nell’evoluzione del corpo astrale dell’uomo! Solo se diventa una realtà in seno all’umanità smette di essere un gioco per diventare qualcosa di serio.

Ma da questo potrete dedurre che il lavoro degli Angeli deve a tutti i costi restare qualcosa di serio. Pensate a cosa succederebbe dietro le quinte dell’esistenza se gli uomini con la loro sonnolente pigrizia potessero trasformare in gioco fatuo il lavoro degli Angeli!

E se ciò accadesse davvero, se l’umanità terrena persistesse nell’ignorare il grande evento rivelatorio spirituale del futuro, se per esempio ne ignorasse la parte centrale, quella relativa alla libertà religiosa – se ignorasse la ripetizione del mistero del Golgota sul piano eterico di cui ho parlato, la riapparizione del Cristo eterico – o le due altre realtà descritte, allora quello che dev’essere raggiunto con le immagini nel corpo astrale dell’uomo dovrebbe essere perseguito dagli Angeli in un altro modo.

E ciò che gli uomini non lasciano fare nel loro corpo astrale portandolo a coscienza, in questo caso dovrebbe essere ottenuto grazie al fatto che gli Angeli realizzano le loro intenzioni negli involucri corporei dell’uomo mentre dorme.

Quindi ciò che gli uomini ignorerebbero da svegli e gli Angeli non potrebbero raggiungere, verrebbe ottenuto con l’aiuto del corpo fisico e del corpo eterico dell’uomo, coricati a letto durante il sonno. Lì verrebbero cercate le forze per conseguire ciò che non è raggiungibile quando l’uomo è sveglio, quando la sua anima è sveglia dentro al corpo eterico e a quello fisico. Lo si raggiunge con il corpo eterico e quello fisico durante il sonno, se gli uomini che dovrebbero vegliare sono dormienti con il loro Io e il loro corpo astrale.

Questo è il grande pericolo che corre l’epoca dell’anima cosciente! Questo è l’evento che si potrebbe realizzare se gli uomini non si decideranno a rivolgersi alla vita spirituale prima dell’inizio del terzo millennio. E non manca poi molto, il terzo millennio infatti comincia con l’anno 2000.

Potrebbe accadere che quanto dev’essere raggiunto grazie al lavoro degli Angeli con l’uomo in stato di veglia venga invece conseguito con i corpi addormentati degli uomini: e cioè che gli Angeli debbano estrarre tutto il loro lavoro dal corpo astrale dell’uomo per immergerlo nel corpo eterico affinché si realizzi. Ma l’uomo non vi sarebbe dentro!

Se l’uomo non vi partecipa, il lavoro dell’Angelo deve realizzarsi nel corpo eterico, perché se l’uomo fosse presente, da sveglio, ne ostacolerebbe la realizzazione.

Adesso vi ho esposto l’idea generale della cosa, ma

che cosa succederebbe se gli Angeli
dovessero svolgere un tale lavoro
senza la partecipazione cosciente dell’uomo,
cioè mentre dorme,
nel suo corpo eterico e nel suo corpo fisico?

Qualora ciò avvenisse, miei cari amici, si verificherebbe inevitabilmente nell’umanità un triplice fenomeno.

Per prima cosa nei corpi fisico ed eterico dell’uomo addormentato, mentre l’uomo dorme, cioè quando non è presente con il suo Io e il suo corpo astrale, verrebbe prodotto qualcosa che lui poi troverebbe – non per opera della libertà, ma se lo troverebbe la mattina al risveglio – se lo troverebbe sempre di nuovo… Diventa istinto anziché coscienza di libertà, e per questo motivo è dannoso.

E precisamente minacciano di diventare nocive certe conoscenze istintive che devono entrare nella natura umana e che sono collegate con il mistero della nascita e del concepimento, della «conceptio», con tutta la vita sessuale… se dovesse subentrare il pericolo di cui ho parlato, che certi Angeli subiscano un determinato cambiamento, di cui non posso parlare perché fa parte di quei misteri superiori della scienza iniziatica di cui oggi non è ancora lecito parlare.

Ma si può dire quanto segue: ciò che avviene all’interno dell’evoluzione umana consisterebbe nel fatto che, invece che nella coscienza lucida e vigile, e quindi in modo proficuo, certi istinti relativi alla vita sessuale e al sesso si manifesterebbero in modo dannoso e distruttivo. Istinti che non comporterebbero semplicemente dei traviamenti, ma che influirebbero sulla vita sociale, che genererebbero strutture nella vita sociale che indurrebbero gli uomini, per via di ciò che entrerebbe nel sangue a causa della vita sessuale[5], a non sviluppare la fratellanza sulla Terra, ma a ribellarsi sempre più contro la fratellanza. E ciò avverrebbe per istinto.

Arriva quindi il punto decisivo in cui per così dire si può andare a destra… ma allora bisogna essere svegli; oppure a sinistra… e allora si può dormire. Ma compaiono istinti che si riveleranno terribili!

Che cosa diranno gli scienziati quando si manifesteranno questi istinti? Diranno: «Fa parte del determinismo di natura. Doveva succedere, fa parte dell’evoluzione umana!»

Non si possono far notare queste cose a partire dalle scienze naturali, perché a livello «scientifico-naturale» sarebbe spiegabile la trasformazione degli uomini in Angeli, ma lo sarebbe non meno quella degli uomini in diavoli. Su entrambi i fenomeni le scienze naturali hanno la stessa cosa da dire: «Ciò che viene dopo è effetto di ciò che viene prima»… – è la grande saggezza della spiegazione causale della natura!

Le scienze naturali non si accorgeranno minimamente dell’evento di cui vi ho parlato, poiché ovviamente riterranno una necessità di natura se gli uomini diventano dei mezzi diavoli a causa dei loro istinti sessuali. La cosa quindi non può essere spiegata dal punto di vista scientifico-naturale giacché, comunque avvenga, secondo la scienza tutto è spiegabile! Ma queste cose sono intuibili solo nella conoscenza spirituale, sovrasensibile. E questo è uno dei fenomeni.

Il secondo è che da questo lavoro che provoca dei cambiamenti negli Angeli deriva un’altra cosa per l’umanità: la conoscenza istintiva di determinati medicamenti, ma una conoscenza dannosa di certi medicamenti.

Tutto ciò che ha a che fare con la medicina sperimenterà un enorme incremento in senso materialistico. Si avranno delle intuizioni istintive riguardo alle virtù terapeutiche di certe sostanze, di certi esperimenti e processi[6], provocando enormi danni. Ma ciò che è dannoso verrà definito utile, e ciò che è malato verrà chiamato sano, miei cari amici, perché si vedrà che si fa l’esperienza di certi processi che a qualcuno piacciono. A qualcuno piacerà ciò che porta gli uomini in una certa direzione fino alla malattia.

La conoscenza delle virtù terapeutiche di determinati processi, di determinati meccanismi, subirà quindi un aumento, ma finirà in cattive acque, poiché tramite certi istinti si verrà a sapere soprattutto quali malattie producono determinate sostanze e determinate azioni. E in base a criteri del tutto egoistici si potrà fare in modo di provocare o meno delle malattie.

Il terzo fenomeno che si verificherà sarà che si conosceranno certe energie che possono far scatenare nel mondo ingenti forze meccaniche servendosi di dispositivi molto semplici – grazie all’armonizzazione di determinate vibrazioni. In questo modo si conseguirà una conoscenza istintiva che permette una certa gestione spirituale di tutto ciò che è meccanizzato, e tutta la tecnica porterà a un’immane devastazione[7]. Ma all’egoismo degli uomini questa desolazione sarà quanto mai gradita e utile.

Questo, miei cari amici, è un elemento di comprensione concreta dell’evoluzione, un pezzo di concezione della vita che in fin dei conti può essere correttamente valutato solo da chi si rende conto di come una concezione non spirituale della vita non può portare chiarezza sulla questione.

Una concezione non spirituale della vita, se mai dovesse instaurarsi, non si renderebbe conto, non vedrebbe il sorgere di

una terribile perversione degli istinti sessuali,

• una medicina dannosa per l’uomo,

il terribile ingranaggio di un meccanismo mondiale, nello sfruttamento delle forze della natura da parte dello spirito.

Una concezione non spirituale del mondo non si accorgerebbe di come si allontana dalla giusta via…, proprio come il dormiente finché dorme non vede avvicinarsi il ladro che lo vuole derubare – ma tutto gli passa accanto inosservato, al massimo si accorge dopo, quando si sveglia, di ciò che è successo.

Ma allora quello sarebbe un risveglio ben sgradevole per l’uomo! Altrimenti potrebbe bearsi del proprio ampliamento istintivo nella conoscenza delle virtù terapeutiche di determinati processi e determinate sostanze, proverebbe un tale senso di benessere nel seguire certe depravazioni di istinti sessuali da esaltare questo traviamento come una forma particolarmente elevata di superomismo, di spregiudicatezza, di emancipazione.

In un certo senso il brutto diverrebbe bello e il bello brutto, e l’uomo non se ne accorgerebbe, poiché tutto verrebbe visto come necessità di natura. Ma rappresenterebbe un allontanamento dalla via tracciata alla natura dell’uomo.

Miei cari amici, credo che – se si è acquisito il senso di come la scienza dello spirito diventa un atteggiamento di vita – si possa anche sentire la serietà che meritano verità come quelle a cui abbiamo accennato oggi. E se ne può ricavare ciò che in effetti dovrebbe essere ricavato da tutta la scienza dello spirito: riconoscere in questa scienza dello spirito una certa responsabilità morale, un certo impegno per la vita.

Miei cari amici, ovunque ci troviamo, qualunque cosa abbiamo da fare nel mondo, è importante che possiamo nutrire questo pensiero: le nostre azioni devono essere pervase e illuminate dalla nostra coscienza scientifico-spirituale. Allora contribuiamo in qualche modo al progresso dell’umanità nel verso giusto della sua evoluzione.

L’uomo si sbaglia di grosso se mai crede che la vera scienza dello spirito, seriamente e degnamente compresa, possa distoglierlo dal lavoro pratico e intenso nella vita. La vera scienza dello spirito rende svegli – anche e proprio su cose come quelle che ho citato oggi.

Miei cari amici, si può chiedere: la vita da svegli è mai nociva per il sonno? Se vogliamo prendere il paragone per cui il vedere nel mondo spirituale è un ulteriore risveglio rispetto al normale stato di veglia – come il normale risvegliarsi è un risveglio dal sonno –, allora, per capire il paragone, possiamo anche porre la domanda: la vita da svegli può mai nuocere al sonno?

Sì, se è disordinata. Se uno trascorre la vita da sveglio come si deve, avrà anche un sonno sano, mentre se uno passa il tempo in cui è sveglio sonnecchiando o con pigrizia e comodità, senza lavorare, allora anche il suo sonno non sarà sano. E lo stesso vale per quella vita che acquisiamo come «vita da svegli» grazie alla scienza dello spirito. Se per mezzo della scienza dello spirito creiamo in noi un rapporto corretto con il mondo spirituale, allora – come il sonno procede regolare grazie a un sano stato di veglia – grazie a questo rapporto corretto col mondo spirituale anche il nostro interesse nei confronti della vita esteriore ordinaria viene diretto nei binari giusti.

Chi guarda la vita della nostra epoca deve dormire a occhi aperti se non si accorge di certe cose. Come si sono vantati della loro prassi di vita gli uomini, specialmente negli ultimi decenni! Si è infine riusciti a fare in modo che negli ultimi decenni le posizioni sociali di primo piano siano state dappertutto occupate da coloro che più di tutti disprezzano ciò che è ideale, spirituale.

E si sono potuti tessere gli elogi di questa prassi di vita fintanto che gli uomini non sono stati trascinati nell’abisso. È appena adesso che alcuni cominciano – ma per la maggior parte solo istintivamente – a gracchiare: «Devono venire tempi nuovi, devono sorgere nuovi ideali!» Ma è solo un gracchiare! E se le cose comparissero istintivamente, senza immergersi consapevolmente nella scienza dello spirito, porterebbero piuttosto alla rovina di ciò che dev’essere vissuto nello stato di veglia che a un qualsiasi passo evolutivo proficuo.

Chi oggi declama usando le stesse parole a cui gli uomini sono da tempo abituati trova ancora qualche consenso. Ma gli uomini dovranno degnarsi di ascoltare altre parole, altre espressioni, se dal caos si vuol tornare all’ordine sociale.

Se in una determinata epoca gli uomini che dovrebbero destarsi omettono di farlo e non scoprono che cosa dovrebbe realmente accadere, allora non si verifica niente di reale, e lo spettro dell’epoca precedente si aggira fra gli uomini, come oggi in molte comunità religiose si aggirano semplicemente gli spettri del passato, e come per esempio nella nostra vita giuridica si aggira ancora lo spettro dell’antica Roma.

Proprio sotto questo aspetto, nell’epoca dell’anima cosciente, la scienza dello spirito deve rendere libero l’uomo, deve condurlo davvero all’osservazione di un fatto spirituale:

che cosa fa l’Angelo
nel nostro corpo astrale?

Parlare in astratto degli Angeli ecc. può essere al massimo un inizio. Il progresso ulteriore va ottenuto parlando concretamente, vale a dire, in riferimento alla nostra epoca, rispondere a questa domanda che ci riguarda più da vicino. Ci riguarda perché nel nostro corpo astrale l’Angelo tesse delle immagini, perché queste immagini devono costituire la nostra forma nel futuro, e questa formazione dev’essere prodotta dall’anima cosciente.

Se non avessimo l’anima cosciente, non avremmo bisogno di preoccuparci: altri spiriti, altre gerarchie, interverrebbero per trasformare in realtà ciò che l’Angelo tesse.

Naturalmente in epoca egiziana erano all’opera altri Angeli, ma presto sono intervenuti altri spiriti, e per l’uomo l’operare degli Angeli si è oscurato a causa della sua chiaroveggenza atavica. Quindi gli uomini – poiché lo vedevano nella loro chiaroveggenza atavica – hanno steso un velo, un velo scuro sopra le immagini relative agli Angeli.

Ma ora l’uomo le deve svelare. Per questo non deve continuare a dormire riguardo a ciò che viene introdotto nella sua vita cosciente nell’epoca che si concluderà prima del terzo millennio.

Non limitiamoci a prendere tante belle teorie dalla scienza dello spirito a orientamento antroposofico, prendiamo da essa anche propositi di vita – ed essi ci daranno la forza necessaria per essere uomini svegli!

Miei cari amici, possiamo abituarci ad essere uomini svegli, possiamo badare a diverse cose. Possiamo cominciare subito con la vigilanza, possiamo trovare che in effetti non passa giorno nella nostra vita in cui non accada un miracolo. Possiamo anche capovolgere la frase che ho appena pronunciato e dire: se in un giorno qualunque non troviamo nessun miracolo nella nostra vita, è solo perché è sfuggito alla nostra attenzione.

Provate la sera a passare in rassegna la vostra vita. Vi troverete un avvenimento, piccolo o grande o di media grandezza, di cui potrete dire: è entrato in modo davvero strano nella mia vita, si è verificato in maniera davvero singolare. Ci potrete arrivare se penserete in modo abbastanza ampio, se solo prenderete in considerazione con il vostro occhio animico in modo abbastanza vasto i nessi della vita.

Ma nella vita comune non lo si fa affatto se non ci si abitua a chiedersi:

che cosa è stato impedito tramite
un certo evento?

Il più delle volte non ci preoccupiamo delle cose che sono state impedite, che, se si fossero verificate, avrebbero cambiato radicalmente la nostra vita. Dietro queste cose, che sono state allontanate in qualche modo dalla nostra vita, si cela molto di ciò che ci educa a diventare uomini svegli.

Che cosa mi sarebbe potuto succedere oggi? Se ogni sera mi pongo questa domanda e poi osservo i singoli avvenimenti che avrebbero potuto provocare questa o quella cosa, a questa domanda si collegano delle considerazioni sulla vita che introducono la vigilanza nell’autoeducazione.

E questo può costituire un inizio, e già da sé porta sempre più avanti, fino al punto che non ci limitiamo ad esaminare che cosa significa nella nostra vita il fatto che per esempio una volta abbiamo voluto uscire alle dieci e mezzo del mattino e che proprio all’ultimo minuto è arrivato qualcuno che ci ha trattenuti… Il suo trattenerci ci ha irritati, ma di solito non ci chiediamo: che cosa sarebbe potuto accadere se fossimo davvero usciti al momento giusto, come avevamo programmato? Che cosa si è modificato?

Ho già parlato anche qui più diffusamente di queste cose. Dall’osservazione del «negativo» nella nostra vita, che però può fornire testimonianza della saggia guida della nostra esistenza, fino all’osservazione degli Angeli che tessono e agiscono nel nostro corpo astrale c’è una via diritta, proprio diritta e sicura, e noi la possiamo percorrere.

Glossario

Anima affettiva: la forza media dell’anima, fra sensazione e coscienza. Nella sua affinità con l’anima senziente viene chiamata anima affettiva; nella sua affinità con l’anima cosciente viene chiamata anima razionale.

Anima cosciente: le forze dell’anima vengono distinte in tre tipi: nell’anima senziente c’è in primo piano il proprio vissuto, nell’anima razionale o anima affettiva la comprensione conoscitiva del mondo, nell’anima cosciente la responsabilità morale nei confronti del mondo.

Anima razionale: v. Anima cosciente.

Caos: stato indistinto e disordinato della materia antecedente alla formazione del mondo.

Chiaroveggenza atavica: l’antica chiaroveggenza, che non era accompagnata dal pensiero. Ha dovuto gradualmente ritirarsi per far posto all’attuale percezione, che stimola gli uomini a diventare attivi nel pensiero. La perdita di terreno della chiaroveggenza atavica si è manifestata in un «abbassamento» della visione, per cui alla fine non si vedevano più gli esseri puramente spirituali (gerarchie Angeliche), ma solo esseri e demoni all’opera nella natura (v. la cacciata dei demoni da parte del Cristo nei Vangeli).

Conceptio: concezione in latino.

Conoscenza immaginativa: primo stadio della conoscenza spirituale, corrisponde alla percezione nella conoscenza comune a tutti. Rudolf Steiner chiama il secondo stadio «conoscenza ispirativa» (corrisponde alla formazione dei concetti, è il sentire l’interiorità degli esseri spirituali) e il terzo «conoscenza intuitiva» (il riconoscimento degli esseri spirituali).

Corpo astrale: quello che in genere viene chiamato «anima»: il mondo interiore delle esperienze, delle simpatie e delle antipatie, dei sentimenti e delle emozioni.

Corpo delle forze formatrici: v. corpo eterico

Corpo eterico o corpo delle forze formatrici: l’elemento sovrasensibile «più basso» nell’uomo, le forze vitali che agiscono come unità. Nel corpo fisico queste forze producono la crescita; quando agiscono indipendentemente dal corpo sono forze del pensiero.

Cosmo: l’universo fisico come insieme ordinato e armonico.

Cristo eterico: secondo Rudolf Steiner il «secondo avvento» si verifica nel mondo «eterico» (il mondo delle forze vitali). Il Vangelo dice la stessa cosa con questa immagine: il Figlio dell’uomo viene «sulle nubi del cielo». Il mondo eterico è nel contempo il mondo dell’intelligenza cosmica, delle forze del pensiero, il che significa che il secondo avvento del Cristo verrà vissuto inizialmente nel pensiero dell’uomo.

Entità arimanica: «Arimane» è l’antico dio persiano delle tenebre. La scienza dello spirito definisce «arimanici» tutti gli esseri spirituali che vogliono legare l’uomo alle forze della natura, della materia, privandolo della libertà.

Entità luciferica: agisce in senso opposto a quella «arimanica»: induce l’uomo al disprezzo del mondo della materia, a rifuggirlo, rendendolo avulso dal mondo.

Evoluzione lunare: la Terra ha tre evoluzioni planetarie alle spalle, l’evoluzione saturnina, quella solare e quella lunare. Durante l’evoluzione saturnina è stato fondato il regno minerale, in quella solare il regno vegetale, e in quella lunare il regno animale. Sulla Terra (il quarto stadio planetario) ha fatto la sua comparsa il regno umano.

Evoluzione saturnina: v. evoluzione lunare.

Evoluzione solare: v. evoluzione lunare.

Gerarchie: dal greco hieros (santo) e arché (principio, direzione). Gli Angeli sono disposti gerarchicamente, cioè: ogni grado riceve le proprie direttive da e ubbidisce a quello immediatamente superiore.

Piano eterico: esistono quattro «mondi» o piani in cui vive l’uomo. Oltre al piano fisico ci sono quello eterico (mondo eterico), quello astrale (il mondo spirituale inferiore, il mondo dell’anima) e quello spirituale (il mondo spirituale superiore).

Sacramento: dal latino sacer (sacro), incontro o rapporto con l’elemento sacro-spirituale.

Serafini: la suprema gerarchia Angelica. In ebraico saraph significa bruciare, ardere (nel fuoco dell’amore).

Spiriti della forma: coro inferiore della seconda gerarchia Angelica, Dante li chiama Potestà.

Spiriti della saggezza: coro Angelico superiore della seconda gerarchia; Dante li chiama Dominazioni.

Troni: grado Angelico inferiore della prima gerarchia. Le loro forze in quanto spiriti della volontà fungono da «trono», cioè da fondamento, ai Cherubini e ai Serafini, i due gradi immediatamente superiori.

[1] Per tutti i termini tecnici della scienza dello spirito: v. il glossario in fondo al libretto. Nelle ultime pagine si trova anche una tabella delle gerarchie Angeliche e dei loro diversi nomi.

[2] Rudolf Steiner: La scienza occulta, O.O. 13 - Ed. Antroposofica

[3] I puntini di sospensione nella versione pubblicata da Marie Steiner nel 1936, su cui si basa questo testo, evidenziano probabilmente delle lacune nello stenogramma o nella trascrizione.

[4] R. Steiner: L’iniziazione, O.O. 10 - Ed. Antroposofica

[5] Che di questo facciano parte anche i cloni dell’ingegneria genetica e l’AIDS?

[6] Che di essi facciano parte anche i medicinali e i generi alimentari prodotti per mutazione genetica o le cosiddette «chemioterapie» nella medicina?

[7] L’uso dell’energia atomica, la costruzione di una rete satellitare intorno alla Terra, i campi elettromagnetici prodotti dai telefoni cellulari e la radiomedicina sono forse degli esempi di quello che Steiner intende dire con queste parole.

A proposito di Rudolf Steiner

Rudolf Steiner (1861-1925) ha integrato le moderne scienze naturali con una indagine scientifica del mondo spirituale. La sua antroposofia rappresenta, nella cultura odierna, una sfida unica al superamento del materialismo.

La scienza dello spirito di Steiner non è solo teoria. La sua fecondità si palesa nella capacità di rinnovare i vari ambiti della vita: l’educazione, la medicina, l’arte, la religione, l’agricoltura, fino a prospettare l’idea di una triarticolazione dell’intero organismo sociale che riserva all’ambito della cultura, a quello della politica e a quello dell’economia una reciproca indipendenza.

Fino a oggi Rudolf Steiner è stato ignorato dalla cultura dominante. Questo forse perché molti uomini indietreggiano impauriti di fronte alla scelta che ogni uomo deve fare tra potere e solidarietà, fra denaro e spirito. In questa scelta si manifesta quell’interiore esperienza della libertà che è stata resa possibile a tutti gli uomini a partire da duemila anni fa, e che porta a un crescente discernimento degli spiriti nell’umanità.

La scienza dello spirito di Rudolf Steiner non può essere né un movimento di massa né un fenomeno elitario: da un lato, infatti, solo il singolo individuo, nella sua libertà, può decidere di farla sua; dall’altro questo singolo individuo può mantenere le sue radici in tutti gli strati della società, in tutti i popoli e in tutte le religioni egli sia nato e cresciuto.

Foto di Rudolf Steiner
Cosa fal'angelo nell'anima dell'uomo - copertina retro